Un altro weekend è alle porte e questa
volta si decide di rimanere in suolo italiano, andando a vedere il Festival
delle sculture di sabbia a Cervia…
La mia opinione è che questo evento lasciato agli
organizzatori con i soli soldi delle donazioni ha perso tutto il suo fascino;
mi sono ritrovata in una specie di tenda con 7 sculture di sabbia senza alcuna
spiegazione e come tema quello dei giocattoli… Sono rimasta delusa dall’evento!
Quindi dopo aver fatto un viaggio di 4 ore per 10 minuti di
visita si parte all’avventura e alla scoperta dei luoghi interessanti della
Romagna.
Il primo è stato quello di andare a Ravenna dove si trova la
tomba di Dante Alighieri e subito accanto anche il Centro Dantesco, giusto a
pochi passi da lì c’è anche una piccola piazza con la statua di Garibaldi. In
sé è molto carina la citta di Ravenna. Prima di lasciarla eccoci al piccolo
museo delle bambole e balocchi, molto interessante in quanto riesci a scoprire
la storia e la cultura del mondo attraverso i giochi.
Qui c’è una collezione privata di una signora illustre di
Ravenna e le bambole risalgono al periodo tra il 1850 e 1950. Ve ne sono
diverse interessanti; una ha 3 visi girevoli e le altre - come quelle di Kathe
Kruse - hanno il viso malinconico, dicono a causa che la creatrice aveva perso un
figlio appena dopo la nascita. Ci sono anche bambole di lenci e una bambolina
chimata Kewpie o bambola cupido con la testolina di biscuit americane disegnate
nel 1913. Purtroppo non ci sono foto in quanto è vietato fare foto all’interno.
Uscendo dalla città facciamo un salto alla basilica di Santa
Apollinare in Classe dove ci sono quello che loro chiamano i tappeti di pietre,
cioè i “mosaici”. È stata costruita
nella prima metà del VI secolo, finanziata da Giuliano Argentario
per il vescovo Ursicino; fu consacrata nel 549 dal primo arcivescovo
Massimiano ed è stata dedicata a sant'Apollinare, il primo vescovo di
Ravenna. Bello la visuale che si ha di fronte con i tori che corrono sul prato.
Lasciamo quindi
Classe e dopo 1 ora di auto arriviamo a Predappio, dove si trova la casa natale
di Mussolini e nel cimitero della città anche la cripta della famiglia dove
all’interno riposano i suoi resti. Della sua casa natale in se all’interno non
v’è niente della famiglia, diciamo che la casa viene usata come galleria di
opere che hanno a che vedere con il ventennio fascista o che sono venuti in
contatto con lui e come si è riflesso nelle opere.