venerdì 15 maggio 2015

Montreux & Vevey

Questo ultimo ponte primaverile ho deciso di andare alla scoperta della Svizzera Romanda, il lato francese. La prima tappa è quindi stata Montreux.






 
Piccola cittadina  con un lungo lago spettacolare, in estate fanno il Festival del Jazz e in inverno un famoso mercatino di Natale. Io purtroppo ho beccato brutto tempo ma nonostante tutto ciò , ho potuto godere di  questo posto. Montreux ha regalato a personaggi celebri come Freddy Mercury (che deciso di passare l’ultimo periodo della sua vita  dopo aver saputo della sua malattia) momenti di tranquillità e pace. Altro segno di Freddy - a chi interessa la sua storia – si trova all’interno del Casino di Montreux. Sono i Queen Experience, praticamente gli studios  dove i Queen hanno inciso alcuni dei loro dischi.


 
Dopo aver fatto questo piccolo giro ho deciso di andare nella vicina Vevey per fare un saluto sulla tomba di Charles Chaplin e anche per fare una foto con la sua statua sul lungo lago vicino al museo dell’Alimentazione: qui il paesino ha avuto la grandiosa idea di piantare una forchetta nel lago proprio di fronte alla struttura.


 
Volevamo trovare anche la targa della casa dove visse un tempo Dosteievsky ma sotto la pioggia e la cartina non molto dettagliata non l’abbiamo trovata.
  
Mentre andate al cimitero per la tomba di Charles Chaplin vi troverete nelle vicinanze di un palazzone che ha fatto storia; si tratta della sede della Nestle, azienda che ci ha fatto crescere con le golosità più buone al mondo, almeno quando ero piccola credevo fosse così!
 


E dopo questa piccola fermata si parte per Lausanne e Yvoire. Al prossimo blog.

Annecy


L’ultima fermata di questo lungo weekend è stata Annecy; mi ha dato il benvenuto con acqua e salutato sempre sotto la pioggia.

 A circa 40 minuti da Ginevra - già in territorio francese - ha una lunga storia , anzi lunghissima. Degli scavi hanno confermato che c’erano degli insediamenti a partire dal 3100 a.C.  Anche qui, nella storia di Annecy, c’è lo zampino della famiglia Savoia.
Quello che è molto interessante è che  Annecy accolse, a partire dal 1592, numerosi ordini religiosi cattolici in fuga, divenendo la capitale della Controriforma guidata da Francesco di Sales. Giunsero qui i capuccini nel 1592, le visitandine nel 1610, i barnabiti nel 1614, le annunziate di San Claudio nel 1638, i bernardini riformati nel 1639, i lazzaristi nel 1641, i cistercensi di Bonlieu nel 1648.






 
La presenza religiosa era dunque molto importante ad Annecy, contando tredici case religiose per 5000 abitanti. La metà della città apparteneva a diversi ordini religiosi, proprietari non solo di chiese e conventi, ma anche di laboratori, mulini e di vaste terre e boschi. Questi ordini religiosi, che avevano la cura della formazione giovanile e degli ospedali per malati e poveri, davano lavoro agli artigiani e ai commercianti locali.
 Durante la rivoluzione francese e l’età napoleonica tornò a far parte del Regno di Sardegna . Fu nel 1860 che  con l’annessione della Savoia  alla Francia, Annecy  divenne capoluogo della Alta Savoia.
 
In questa città il simbolo è il caratteristico il Palais de I’Ile, che fu la residenza del castellano di Annecy nel XII secolo. Fu costruito in più fasi ed è molto particolare in quanto ha una forma triangolare  e rivolto al lago nel fiume Thiou. Oltre ad essere stata residenza , fu utilizzato come palazzo di Giustizia, sede del governo  e anche prigione nel 1864.
 




 
Come struttura è interessante, ma all’interno è piuttosto spoglia, oggi vi si tengono delle mostre. Interessante vedere la piccola cucina, le disposizioni dei wc molto primitive e l’intreccio dei corridoi. L’entrata ha un costo di 3.50 euro e se per caso come noi doveste capitare la prima domenica del mese è gratuito.

Ci sono anche dei bei parchi è anche un bell'esempio di architettura in ferro tipica dell'inizio del XX secolo che è Pont des Amours ma sotto il diluvio non sono andata a cercarlo.
Sotto l’acqua ho potuto apprezzare anche il loro mercatino locale con prodotti tipici, che bontà! Consiglio anche vivamente, arrivando al mercato di girare alla vostra destra;  alla fine del corridoio troverete di fronte un piccolo negozio di spezie dove ho preso i souvenir di questo viaggio meraviglioso. Andate e riempite il naso con il profumo delle spezie e dei the….Davvero stupende….











martedì 12 maggio 2015

Ginevra


Ginevra come tante città europee ha una vasta storia: è la seconda città per importanza in Svizzera dopo Zurigo ed è conosciuta principalmente per aver le sedi di organizzazioni di grande rilevanza internazionale come Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) tra le tante altre, circa una ventina. Questo perché la Svizzera è da tempo considerata una terra d’asilo. In passato  sono stati accolti i riformatori protestanti  come Guglielmo Farel e Giovanni Calvino. Addirittura  Lenin trovo rifugio  qui  nel 1917 prima della rivoluzione russa.

Questa città risale vede la sua fondazione già nel 58 secolo A. C. Viene nominata  da Giulio Cesare nel suo Del Bello Gallico. Ci sono passati  gli Elvetici, fu parte dell’ impero di Carlo Magno  ma successivamente passò al Sacro Romano Impero. Vi si stabilì il conte di Savoia arrivando nel 1798 quando Ginevra venne integrata nel territorio francese. Ma dopo un brevissimo periodo, Ginevra  si rivolse ai vecchi alleati elvetici e domandò l’annessione nella confederazione diventando effettiva nel 1815.

Quello che si può vedere per la città sono monumenti alla storia di questo meraviglioso luogo. Dal museo di Patek Phillippe, dove  regna l’eleganza e la meticolosità di artigiani d’un epoca e che ancora oggi portano alla gioia di pochi eletti (in quanto prezzi non molto accessibili) dei manufatti che fanno un lavoro importantissimo, quello di mostrarci il tempo. Il tempo che trascorre inevitabilmente ma con eleganza e raffinatezza.

Lasciando il museo di Patek e andando verso la vecchia città muraria, troviamo la Maison Tavel (la casa più antica di Ginevra). L’entrata è gratuita.

All’inizio non ho apprezzato molto questa casa ma poi andando ai piani superiori, ho trovato quello che cerco in tutte queste abitazioni antiche. Oggetti, arredamento per capire come si viveva un tempo: qui l’ho trovato. Poi molto interessante al piano più alto c’è un plastico con tutta la città di Ginevra molto interessante.












 

Avendo goduto d’una bella giornata non poteva mancare una bella passeggiata sul lago Lemano (erroneamente chiamato ancora oggi Lago di Ginevra) per andare a fare le foto al Jet d’eau, attrazione che rappresenta la città.


 

Una cosa molto interessante è che Ginevra è una delle città più verdi d’Europa: il 20% del territorio è costituito da aree verdi. Spesso viene definita la «città dei parchi».

 

E dopo per chiudere la nostra breve visita siamo andati a vedere da vicino la sede d’una Organizzazione che ha cambiato il mondo ….

  
 
 


Davanti al Palazzo delle Nazione Unite vediamo questo monumento che alcuni magari non lo capiscono ma ha la sua ragione; è un opera di Daniel Berset, e si tratta della sedia mutilata, è un simbolo della lotta  contro le mine antiuomo. Non poteva stare in un posto migliore per ricordarci sempre di questi eventi che ancora oggi succedono nel mondo.

 

Da vedere e da fare a Ginevra ci sarebbe tantissimo ma credo che ne approfitterò un altro weekend per scoprire cos’altro nasconde questa città.

Per chi è interessato a tutte le altre attività culturali che organizza la città ecco per voi un breve elenco di quelle più note.

 
 
 


Numerose manifestazioni hanno luogo lungo tutto l'arco dell'anno, tra le quali:

Bol d'or (giugno)
Lake Parade (luglio)
Musiques en été (luglio-agosto)
Fiera di Ginevra (novembre)
L'Escalade (dicembre)
Festival Arbres et Lumières (dicembre-gennaio)