E dopo uno scalo tecnico in Oman, eccoci arrivati a
Bangkok, che nella lingua locale ha un nome lunghissimo, composto da circa 20
parole e letteralmente significa “La città degli angeli”. Prima di partire un
mio caro amico, grande conoscitore del paese asiatico, mi ha detto che sarei
rimasta impressionata nel vedere le due facce della Thailandia; la povertà e
allo stesso tempo lo sviluppo industriale e immobiliare. E’ un paese che
brulica di consumismo interno…. Ma Bangkok ti dà anche un’altra visione, quella
del rispetto verso la spiritualità e posti di culto ma anche la
multiculturalità.
Pensate che Bangkok fu un piccolo villaggio portuale chiamato Bang
Makok, con una comunità di immigrati cinesi che commerciavano con la città di
Ayuthaya. L’allora capitale del Siam Pou fu rasa al suolo dai birmani nel 1767.
Poi nel giro di pochi mesi il re Taksin stabili la capitale a Thonburi , la cui
vicinanza al mare era un punto strategico molto importante. La storia della
Thailandia è lunga e un pco complicata dai diversi re che l’hanno governata
come i Re Rama I, II e III. Oggi dopo guerre mondiali, scontri, dittature,
Bangkok ci regala dei luoghi stupendi e magnifici, come il Palazzo Reale dove
si trova il Wat Phra Kaew con il suo Budda di Smeraldo.
Sempre nelle vicinanze si trova il Wat Pho con il famoso Budda sdraiato
che misura ben 46 metri di lunghezza e 15 metri di altezza. Il corpo è
rivestito doro, gli occhi e i piedi sono decorati con madreperla. E’ veramente
imponente e purtroppo anche difficile da fotografare per intero; lo vedrete
nelle foto postate sotto.
Dopo aver fatto il giro della statua, a fianco si trova una parete di
piccole ciotole, dove si buttano delle monete per avere fortuna. Praticamente
compri una ciotola di monetine (20 baht) e poi mentre cammini devi chiedere a
voce bassa i tuoi desideri e buttare le monete in queste ciotole. Cosa che
subito ho fatto, non basta mai un pizzico di nuova fortuna soprattutto quando
viaggi. Inoltre il Wat Pho è famoso perché è dove è nata la prima scuola di
massaggio thailandese, di cui mi sono innamorata durante la mia permanenza. In
dieci giorni ho fatto 1 massaggio thailandese alla scuola di massaggio della
durata di 2h, poi due oil massagge e 7 foot massage. Ogni volta rinascevo dopo
i massaggi.
Mi raccomando ricordate che se desiderate visitare questi meravigliosi
templi di vestirvi in modo adeguato (niente bermuda, short corti o spalline).
Lasciando il palazzo reale alle spalle e avvicinandoci al fiume Chao
Praya, prendiamo un piccolo battello che attraverso il fiume per andare a
vedere Wat Arun (il tempio dell’alba). In mezzo al tempio c’è questa stupenda
guglia (Prang) con delle scale molto ripide ai lati che ti fanno arrivare a
delle terrazze da cui puoi avere un panorama mozzafiato della città. Salire gli
scalini non è cosa facile, anzi la parte più difficile è scendere, perciò non é
per tutti.
Poi ci sarebbero altri posti da visitare come il Chatuchak, il mercato
sull’acqua di Taling Chan, l’antica capitale thailandese Ayutthaya. E per gli
amanti dello shopping il famoso BKK. Consiglio però per alle fanciulle che
superano la taglia 40 di prevedere delle delusioni in quanto sarà impossibile
trovare la taglia. Ve lo dice la voce della mia esperienza.
Per il resto è una città da godersi col sorriso e con la mente molto
sveglia per contrattare i prezzi sia per i servizi quanto per gli acquisti.
Curiosità: Bangkok si piazza al 17mo posto fra le città con i più
grattacieli al mondo. La Thailandia si trova al 14mo del paese più visitato al
mondo.