Questo weekend di bel tempo e sole subito si prende
l’auto per fare un salto in Costa Azzurra; incomincio questa volta con la
piccola cittadina di Grasse, che è ritenuta la capitale mondiale del profumo
grazie a un'industria risalente al XVI secolo basata sulle raffinate tecniche
di lavorazione delle materie prime locali. La coltivazione dei fiori occupa
infatti buona parte del territorio e si contraddistingue per la qualità di
elementi quali il gelsomino, dall'aroma particolarmente delicato grazie al fatto
di essere coltivato al limite settentrionale della zona geografica in cui tale
pianta cresce naturalmente, e la rosa centifolia, una Specie di
Rosa denominata anche "Rosa di maggio di Grasse”. Inoltre in
questa città visse fino la sua morte Edith Piaf, nel 1963.
Quindi non potevo non andare al museo International della
Parfumerie. Ovviamente, un museo del genere non poteva che trovarsi in Francia,
dove la profumeria contemporanea nacque all’inizio del XX secolo grazie a
François Coty e dove Coco Chanel lanciò la moda dei profumi ricchi di aldeidi.
E’ stata una bella esperienza, molto interessante;
secondo alcuni il museo è piccolo, invece a mio avviso non era cosi piccolo. Ha
diverse stanze dove puoi ammirare gli utensili d’una volta dei profumieri per
creare delle vere opere d’arte dell’olfatto.
E’ anche interessante per i bambini: ci sono diversi
giochi olfattivi e visivi, come un filmatino anche in italiano dove ti spiega
già l’essenza del perché è importante l’odore. Ci sono poi mostre di profumi
che vanno dal 1900 ai nostri giorni, dove vedi gli anni in cui sono usciti
profumi famosi come Tresor, Angel di Thierry Mugler ecc..
Vi è poi la possibilità di annusare quelle che sarebbero
sostanze non molto raccomandabili come cocaina, oppio, marjiuana, tabacco,
whisky e anche in forma molto graziosa c’é l’esempio dell’aria.
Per finire c’era una mostra di come nella storia la
cultura di colorare il nostro corpo (sia permanentemente che temporalmente) sia
influente sino ai giorni nostri, come l’esempio di questo ragazzo tatuato con
disegni giapponesi su tutto il corpo.
Lasciando questo museo poi subito vicini trovi l’Usine
Fragonard, dove ti viene spiegato il processo per produrre l’essenza dei
prodotti cosmetici come profumi, creme ecc. All’interno c’è uno stupendo
negozio con tantissimi prodotti sia per donna che uomo che per la casa,
sicuramente i prezzi non sono proprio bassi. Io ho optato per una saponetta per
ricordare questa bellissima città.
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