Arrivato un altro week end lungo e -
come ormai siete abituati - ecco che scappo dalla mia cara Lugano alla scoperta
di qualche nuova città. Questa volta a Vilnius. Con solo 2 ore di volo da
Bergamo con Ryanair ti ritrovi in una delle capitale Baltiche, ancora con i
segni del passato sovietico.
Devo però dire che sono rimasta impressionata dal verde,
dalle strade larghe e piene di negozi, parchi e monumenti. Ho saputo che al
primo posto come religione ci sono i cattolici, poi ortodossi e per ultimo una
piccola minoranza di protestanti. Alcuni storici dicono che il nome Vilnus
derivi dal vecchio significato di La terra della pioggia “ Latvia”. Pensate che
nel 2009 hanno festeggiato i 1000 anni di esistenza.
La capitale è cambiata almeno 4 volte; la prima fu Gernave
che dista a circa 35km da Vilnius, poi toccò alla piccola cittadina di Trakai
nel 13mo secolo, poi fu il turno di Vilnius e poi ancora Kunas che dista circa
100km. Poi ancora una volta la capitale fu spostata a Vilnius ed é rimasta fino
ai giorni nostri.
Un’altra curiosità è che la lingua lituana viene considerata
una lingua molto simile al sanscrito.
Inoltre è stato studiato che a circa 24 km dal Vilnius
si trova il punto esatto del preciso centro dell’Europa.
Qui vi do una panoramica dei posti che ho apprezzato.
l museo del KGB o Museo del genocidio. Posso dire che come
museo, nei piani superiori ci sarebbe da fare un lavoro di scenografia e magari
aumentare le informazioni; comunque sulle pareti leggi cifre che ti fanno
accapponare la pelle , rendendoti conto di come l’uomo può essere crudele con
un’altro popolo solo per il pensiero politico e ideologico diverso.
La parte più interessante è il sotterraneo dove si trovano
ancora i segni del KGB con le sue celle per farti rivivere l’incubo delle tante
persone che vi passarono e mai ne sono usciti vivi.
Poi però si può anche apprezzare nella città la Gedimina
Tower, più che altro per salire con la funicolare e godersi della vista a
360gradi della città.
Di chiese sono andata a quella di Sant’Anna e alla
chiesa del monastero di San Bernardino, ma sicuramente cause
saccheggiamenti, guerre e distruzioni, posso dire che da fuori è bellissima ma
dentro non è niente di che.
La medesima cosa successe con la Cattedrale di Vilnius, da
fuori imponente come se fosse un tempio greco, all’interno è abbastanza
spoglia ma comunque come sempre dico io merita una visita.
Lasciando un attimo la capitale si va a Trakai (30km) nata
più o meno nel 12mo secolo. Nel tempo ,fu unita al regno della Polonia,
poi fu bruciata e rasa a suolo. Ecco che nel 18mo secolo iniziarono la
ricostruzione soprattutto del castello , diciamo che di originale non è rimasto
niente.
La popolazione del posto si costituisce per il 61% lituano,
21% polacchi e del 2% russi.
Poi c’é una piccola etnia chiamata Karaid karaimi, che si
sono fermati in questa città e nonostante il suo numero molto piccolo ha dato
una identità alla città attraverso la cucina molto apprezzata dai lituani. La
più famosa specialità è il kibin ( o pirog) di barianina (montone).
Un’altra curiosità di questo popolo sono le loro case
tipiche con l’usanza di aver sempre 3 finestre sulla facciata davanti,
una dedicata a Dio, un’altra al re e la terza per onorare la famiglia.
Dopo aver visitato l’interno del castello ho trovato anche un’attività
singolare da fare nel giardino: il tiro con l’ arco ( 5 tiri, 2 eur) e fare le
foto mentre si sta alla gogna nel cortile del castello.
Dopo queste bellissime esperienze ecco che per
completare questa splendida giornata si fa un bel giro sul piccolo yacht.
Prezzo molto abbordabile 40 min /30 eur.
Ecco gli scatti di cui mi sono innamorata.
E dopo tutto questo non vi viene l’acquolina in bocca
e fare un salto a Vilnius???
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