A Torino ci sono talmente tante cose da scrivere che lo farò
un poco alla volta in modo che, dopo aver letto tutto, non potrete non venire a
vedere la città che mi ha visto crescere. Questa magica città – tra le altre
cose - é famosa anche nel mondo esoterico e anche storico; è stata anche
la prima capitale d’Italia.
Questa volta vi parlerò della mia visita al museo Lombroso,
un museo accattivante perché davvero inusuale; si tratta della collezione
privata del dottor Cesare Lombroso, si può dire il primo nello studio
dell’antropologia criminale.
Questo studioso è stato un pioniere nel campo degli studi
che ha eseguito. La sua teoria si basava nel concetto di criminale per nascita
secondo la scienza positiva, che attraverso la misurazione di campioni di
un centinaio di persone (tutte criminali) si potesse catalogare e dire che
erano dei criminali. Una cosa fondamentale che non ha però considerato consta
nel fattore sociale; tra la fine dell’ ‘800 e l’inizio del ‘900 Torino stava
cambiando. La popolazione grazie alle rivoluzioni industriali ha potuto in poco
tempo beneficiare di un aumento del tenore di vita ed una sempre maggiore
necessità di mano d’opera. Questo ha portato al fatto di avere in città molte
persone spesso emarginate costrette a vivere di espedienti e microcriminalità.
Purtroppo anche il suo punto di vista non dava scampo alla rieducazione e
quindi reinserimento della persona nella società. Se qualcuno non viveva
secondo i canoni stretti della società dell’epoca, Lombroso diceva che aveva
qualcosa che non andava. Durante quel periodo Lombroso studiò e misurò con
diversi strumenti i diversi cadaveri che gli furono regalati sia dalla
polizia che dall’ospedale psichiatrico. Scrisse anche un libro sul cretinismo
e vi ispirò il famoso saggio Genio e Follia. Diciamo che lui si concentrò
sul criminale e non sul crimine, sul folle e non sulla follia.
E’ stata un’esperienza molto interessante visitare questo
museo, ma vi consiglio di prendervi una guida qualora decideste di andarci.
L’ho apprezzato perché ha spiegato in modo efficace, interessante e
comprensibile. Ha sapientemente illustrato il percorso di questo personaggio
storico, se non ci fosse stata non avrei capito le tantissime cose che offre
questo piccolo museo.
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