giovedì 12 febbraio 2015

Barcellona


Ecco, la prima volta che sono andata a Barcellona è stato un vero incubo e non dico per la destinazione ma per il fatto di viaggiare con una persona che oltre a non essere mai uscita dall’Italia non ha mai preso un volo: è stato tremendo. Ma come ogni viaggiatore esperto non mi sono fatta avvilire e mi sono goduta la città di Gaudi. Premetto che ci sono stata in pieno ponte Natalizio e la temperatura era di circa 12/13 gradi, il che è stato un vero piacere. A Barcellona c’è cosi tanto da vedere che non sai da dove iniziare. Io mi sono deliziata con Parc Guell dove al’interno Gaudi costruì una piccola abitazione per se, Casa Batlo e La Sagrada Famiglia: dal momento che la stanno costruendo dal lontano 1882 direi che quando sarà ufficialmente finita vincerà il premio Guiness per la durata della costruzione d’una chiesa. Una volta entrati sentirete però la magnificenza di questa chiesa, io che non ho studiato architettura ho apprezzato soprattutto il lato su cui aveva lavorato Gaudi.  Ogni dettaglio ha il suo perché. Consiglio di prendere la guida radiolina che spiega tutto. Un’altra cosa che mi ha colpito a Barcellona è stata Casa Batllo’, che si chiama così in quanto Josep Batlló - altolocato industriale del settore tessile - affidò a Gaudí l'incarico di rimettere a nuovo un modesto palazzo che aveva anteriormente acquistato( 1904). Gaudi completò l’opera nel 1907: direi che per quei tempi e per il lavoro che fece dentro è stato un genio. Tutta la palazzina non ha un angolo retto: il corrimano nella grande la scala all’entrata è a forma di drago e questo già ti anticipa una casa piena di sorprese. Si tratta di un  museo privato e dentro la palazzina ci sono appartamenti dove tutt’oggi vivono dei proprietari, perciò è visitabile solo in parte di questo edificio ma non rimarrete delusi. Non posso descrivere l’emozione nel vedere ogni angolo di questa casa. Non mancate questo appuntamento con l’arte.
Dopo aver girato per i musei e monumenti, era d’obbligo andare alla Rambla e sedersi a prendere le tipiche tapas spagnole con un bel bicchiere di sangria. Per chi non lo sapesse, le tapas non sono altro che i loro tipici aperitivi ( frittata di uova e patate, crochette, pane e sardine…ecc)
Ma a Las Ramblas troverete anche un’altra tradizione, quella degli artisti di strada. Devo dire che per la stragrande maggioranza sono dei veri artisti. Hanno dei costumi e trucco cosi ben lavorato che si vede che hanno progettato e creato con passione il loro personaggio. Mi ricordo che ho lasciato parecchi soldi nei diversi contenitori.
Diciamo che Barcellona ti sconvolge per tante cose, e vai via pensando a quando ritornerai a trovarla.
 































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