Ecco, la
prima volta che sono andata a Barcellona è stato un vero incubo e non dico per
la destinazione ma per il fatto di viaggiare con una persona che oltre a non
essere mai uscita dall’Italia non ha mai preso un volo: è stato tremendo. Ma
come ogni viaggiatore esperto non mi sono fatta avvilire e mi sono goduta la
città di Gaudi. Premetto che ci sono stata in pieno ponte Natalizio e la
temperatura era di circa 12/13 gradi, il che è stato un vero piacere. A
Barcellona c’è cosi tanto da vedere che non sai da dove iniziare. Io mi sono
deliziata con Parc Guell dove al’interno Gaudi costruì una piccola abitazione
per se, Casa Batlo e La Sagrada Famiglia: dal momento che la stanno costruendo
dal lontano 1882 direi che quando sarà ufficialmente finita vincerà il premio
Guiness per la durata della costruzione d’una chiesa. Una volta entrati
sentirete però la magnificenza di questa chiesa, io che non ho studiato
architettura ho apprezzato soprattutto il lato su cui aveva lavorato Gaudi. Ogni dettaglio ha il suo perché. Consiglio di
prendere la guida radiolina che spiega tutto. Un’altra cosa che mi ha colpito a
Barcellona è stata Casa Batllo’, che si chiama così in quanto Josep Batlló - altolocato industriale del settore tessile - affidò a
Gaudí l'incarico di rimettere a nuovo un modesto palazzo che aveva
anteriormente acquistato( 1904). Gaudi completò l’opera nel 1907: direi che per
quei tempi e per il lavoro che fece dentro è stato un genio. Tutta la palazzina
non ha un angolo retto: il corrimano nella grande la scala all’entrata è a
forma di drago e questo già ti anticipa una casa piena di sorprese. Si tratta
di un museo privato e dentro la
palazzina ci sono appartamenti dove tutt’oggi vivono dei proprietari, perciò è
visitabile solo in parte di questo edificio ma non rimarrete delusi. Non posso
descrivere l’emozione nel vedere ogni angolo di questa casa. Non mancate questo
appuntamento con l’arte.
Dopo aver girato per i musei e monumenti, era d’obbligo andare alla
Rambla e sedersi a prendere le tipiche tapas spagnole con un bel bicchiere di sangria.
Per chi non lo sapesse, le tapas non sono altro che i loro tipici aperitivi (
frittata di uova e patate, crochette, pane e sardine…ecc)
Ma a Las Ramblas troverete anche un’altra tradizione, quella degli
artisti di strada. Devo dire che per la stragrande maggioranza sono dei veri
artisti. Hanno dei costumi e trucco cosi ben lavorato che si vede che hanno
progettato e creato con passione il loro personaggio. Mi ricordo che ho
lasciato parecchi soldi nei diversi contenitori.
Diciamo che Barcellona ti sconvolge per tante cose, e vai via pensando a
quando ritornerai a trovarla.
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