Vagando
di città in città mi capita anche di vedere qualche attrazione; questo Natale
mi sono sentita molto bimba e vedrete dove sono finita.
Scopro
per caso su internet la “Grotta di Babbo Natale” che si trova in un paesino
sperduto di nome Ornavasso. Quello che mi ha incuriosito di più è stato il
fatto storico; questa grotta è veramente una ex cava di marmo rosa da cui circa
700 anni è stato estratto il marmo per la costruzione del Duomo di Milano.
Al
momento dell’arrivo del Natale questa attrazione è stata una vera delusione;
diciamo che l’organizzazione lasciava molto a desiderare lasciando molto al
caso e all’improvvisazione. Dal parcheggio segnalato in città si dovevano
prendere due trenini e quindi ben due code all’italiana (ormai le mia abitudini
svizzere mal mi pongono di fronte al caos e alla mala organizzazione). Una
volta arrivati in cima, dovevi camminare una salita direi impegnativa,
soprattutto per quei genitori che si sono azzardati a prendere con sé
passeggini e prole. Dopo la salita qualsiasi persona normale pensa di aver
raggiunto la meta e invece no, ecco che dopo aver passato attrazioni e tutti i
chioschi di vendita (dal mangiare al bere fino ai giocattoli) si manifesta la
casa dove ti cambiano i biglietti comprati online. Dicono addirittura di essere
precisi a darti un orario per entrare alla grotta causa grande affluenza anche
se il cambia biglietti era governato dal caos e da una babele di dialetti
regionali.
Cambiamo
i biglietti e facciamo ancora un’ultima salita tra gnomi fatti in legno circa
60 anni fa ( un pò di rimodernamento ci voleva) e pseudo mostri del bosco
piuttosto in disarmo. Anche alcune attrazioni per i più piccoli avevano visto
tempi migliori e non erano più nel pieno del loro splendore.
Eccoci
all’entrata della Grotta, stranamente si scopre che c’è da fare l’ennesima coda
perché per entrare ti danno dei caschi per la sicurezza e quindi finché non
escono delle persone non te ne danno altri. Una volta passato anche questo
traguardo ti godi questo tunnel di circa 200m per arrivare a quello che loro
chiamano salone ma io dico uno spazio ricavato dove ti aspettano altri 40 min
di coda per fare alla fine della coda una foto con Babbo Natale. Un vecchio
probabilmente rimediato nella taverna locale che, per potersi
permettere un barbera in più si è reinventato la professione. ( è solo un colorito commento)E poi Ciac e basta, se
sei uscito bene nella foto va bene, altrimenti è andata così….
Non
so se quando avrò dei figli per caso
pensero’ di tornare, credo che alla fine ricordando quanto vissuto, prendo
qualche giorno di vacanza e me ne vado in Lapponia.
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