Arrivato il
Natale e si comincia a pensare dove andare per i mercatini di Natale,
quest’anno la mia meta finale è Salzbourg passando da Innsbruck e i castelli vicino a Fussen.
Anche se è stata
una visita abbastanza fugace devo dire che questa piccola cittadina ha un
grande fascino, soprattutto nel periodo
natalizio nel quale tutta la città sembra
uscita dalle favole, o le favole hanno inondato le piccole vie del centro
storico.
La città di
Innsbruck prende proprio il nome dal fiume Inn che l’attraversa; ecco che il
nome significa ponte sull’Inn ed è la quinta città più grande dell’Austria dopo
Vienna, Graz, Linz e Salisburgo. Situata a 574 m s.l.m. e con 136 000 abitanti.
La città dove per la prima volta è stato fatto
con esito positivo un trapianto della mano. Ci sono anche due delle università
più importanti del paese e nella stagione invernale – a causa dei molti
frequentatori degli impianti sciistici - più di 200 gambe rotte al giorno.
Se doveste
andare nel periodo natalizio consiglio di svegliarvi presto per poter godere la
città in tranquillità perché passate le 10.00 del mattino la città viene invasa
da orde di turisti arrivati con grandi pullman. E diventa quasi una guerra
poter camminare senza essere investito dalla folla.
Tra le numerose
cose da vedere a Innsbruck, quella che non
potete perdervi è il Goldenes Dachl, il tettuccio D’Oro. E’ il simbolo della
città , con un balcone contraddistinto da un tetto ricoperto di tegole di rame dorato e parapetti riccamente
scolpiti da Gregor Türing.
Passando dalle
viuzze ho visto appese delle rappresentazioni delle favole più famose come La
principessa e il ranocchio, Cappuccetto rosso,
La regina delle nevi, Pinocchio e tante altre. Ci sono
anche Kioski pieni di oggetti di manifattura artigianale di ottima qualità.
Calendari dell’avvento, bocce di Natale di
vetro soffiato, candele profumate, eccetera. Inoltre numerosa oggettistica con
la raffigurazione dei quadri più famosi del celebre pittore austriaco Gustav
Klimt.
Dopo aver
pranzato con degli ottimi würstel con patate e mostarda in centro abbiamo
lasciato la città con grande dispiacere, ma con grande soddisfazione
accompagnata da dell’ottimo shopping.
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