Nel
lontano 2007 (sembra passata una vita), mia sorella mi ha fatto un bellissimo
regalo: un biglietto aereo per andare a Praga. Ero emozionata di partire
all’avventura coinvolgendo anche la mia migliore amica. Devo dirvi che la
temperatura non era per niente mite, verso le 10.00 del mattino ci dovevamo
imboscare in qualche caffè per riprendere calore, cosa che succedeva anche alle
17.00. L’unico del gruppo che sembrava non patire per niente questo freddo
gelido è stato il mio piccolo nipotino che all’epoca aveva 3 anni.
Quello che mi
ricordo e sorpreso di questa città sono state principalmente la quantità di
sinagoghe presenti in città e la capacità di parlare mille lingue al mercato
natalizio. Noi sorelle che parliamo circa 5 lingue ognuna e 4 in comune, non
c’é stato modo di evitare che capissero e ci offrissero i loro servizi in tutte
le lingue che abbiamo parlato.
Le prime notizie su Praga risalgono al IX secolo e
parlano di un piccolo centro posto alla sinistra della Moldava, sul rilievo
collinare attualmente occupato dal Castello. Fondata dal casato dei Premyslidi,
la città cresce e si sviluppa, diventando dal XII secolo la residenza dei
sovrani di Boemia. Con l'incoronazione di Carlo IV al vertice supremo del Sacro
Romano Impero Praga - che ne è la capitale - raggiunge il massimo splendore: la
nuova e prestigiosa Università la "città nuova" (Nove Mesto) sono
solo alcune delle opere del sovrano. E' il 1526 quando Praga - con l'intera
Boemia - passa sotto la corona asburgica, dominio che durerà fino al 1918.
Dopo un periodo relativamente tranquillo la città viene turbata dalle vicende della Guerra dei trent'anni; l'episodio che segna l'inizio del conflitto avviene proprio in città ed è la "defenestrazione di Praga" (1618). Il paese si libera dal dominio imperiale nel 1918 quando nasce la Repubblica Cecoslovacca, la cui capitale è Praga. Dopo le drammatiche vicende dell'invasione russa a frenare la nascita di un "comunismo dal volto umano" durante la cosidetta "Primavera di Praga", il paese torna a vedere la luce nel 1989 quando viene eletto il primo presidente non comunista - Vaclav Havel. Il 1993 è l'anno della pacifica divisione tra le due regioni dell'ex repubblica, che adesso formano due stati indipendenti: la Repubblica Ceca - capitale Praga - e la Slovacchia - capitale Bratislava.
Dopo un periodo relativamente tranquillo la città viene turbata dalle vicende della Guerra dei trent'anni; l'episodio che segna l'inizio del conflitto avviene proprio in città ed è la "defenestrazione di Praga" (1618). Il paese si libera dal dominio imperiale nel 1918 quando nasce la Repubblica Cecoslovacca, la cui capitale è Praga. Dopo le drammatiche vicende dell'invasione russa a frenare la nascita di un "comunismo dal volto umano" durante la cosidetta "Primavera di Praga", il paese torna a vedere la luce nel 1989 quando viene eletto il primo presidente non comunista - Vaclav Havel. Il 1993 è l'anno della pacifica divisione tra le due regioni dell'ex repubblica, che adesso formano due stati indipendenti: la Repubblica Ceca - capitale Praga - e la Slovacchia - capitale Bratislava.
Giusto un po’di storia presa dal sito ufficiale di Praga http://www.praga.net/
Nella mia visita alla città ho visitato il famoso
Castello dove all’interno si trova il Palazzo Reale e la Cattedrale Maria
Teresa D’Austria.
Rullo di tamburi ,…… non ci crederete mai il museo delle
bambole ha una sezione intera della storia delle barbie. Indovinate… noi tre
siamo tornate bambine lì dentro….
Poi tornando verso Stare Mesto attraversi un altro ponte
di grande fascino: Ponte Carlo (Karluv Most), lungo 516 metri con una trentina
di statue stupende. Si arriva poi in Piazza dell’Orologio famosissima a livello
mondiale per l’omonimo orologio astronomico.
Anche a livello artistico è stato grandioso scoprire che
uno dei miei artisti preferiti fosse Cecco; sto parlando di Alphonse Mucha.
Aveva uno stile unico creando delle immagini, per la maggior parte fisure
femminili, vestite con uno stile classico e circondate di motivi floreali che
formano delle figure geometriche al loro interno.
Davvero delle opere d’arte inestimabili.
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